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Silos dinamici stoccaggio
Il silo Project Car nato grazie allo studio specifico degli impianti di trattamento rifiuti, rappresenta la soluzione al sempre più evidente problema della continuità di esercizio degli impianti stessi, in quanto l’allontanamento delle due o tre frazioni ottenute comporta condizionamenti al regolare processo operativo.
Il caricamento del silo è attuato mediante un trasportatore elevatore a catene e traversine raschianti (tipo Readler).
In parallelo al centro del tetto del silo è stato posizionato un trasportatore a catene e traversine raschianti privo di fondo, in quanto lo stesso è costituito dal materiale in accumulo.
Il fondo del silo è mobile a settori sovrapposti, nella versione a capacità minima se ne prevedono due: uno di alimentazione e uno di estrazione, ma possono essere applicati più settori centrali al fine di ottenere la cubatura necessaria. Il fondo mobile è azionato da cilindri oleodinamici alimentati da una centralina a bordo silo che è utilizzata anche per l’azionamento della paratia in fase di carico veicoli. Sulla testata di estrazione è stata prevista una coppa con tramoggia per convogliare il materiale sui veicoli sottostanti. Nella coppa vi è la paratia a ghigliottina apribile solo per la fase di carico dei veicoli. L’operazione di caricamento dei veicoli produce spazio all’interno del silo, i controlli di livello attraverso PLC azionano i settori del fondo mobile e il rifiuto si sposta verso la zona di estrazione, permettendo così un regolare flusso del rifiuto in entrata e in uscita. Il silo poggia su gambe di sostegno, la parte inferiore è pertanto a oltre 4 metri dal livello terreno permettendo così l’accesso dei veicoli al carico.
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